Obesità materna e rischio di emorragia post-partum
E' stato valutato se l'obesità materna sia associata a un aumentato rischio di emorragia post-partum superiore a 1000 ml e se vi sia un'associazione tra obesità materna e cause di emorragia post-partum e modalità del parto.
Uno studio di coorte basato sulla popolazione ha incluso 1.114.071 donne con gravidanza singola che hanno partorito in Svezia nel periodo 1997-2008, che sono state divise in 6 classi per l'indice di massa corporea ( BMI ).
Le donne obese ( classe I-III ) sono state confrontate con le donne normopeso rispetto al rischio di emorragia post-partum dopo gli aggiustamenti opportuni.
Si è verificato un aumento della prevalenza di emorragia post-partum durante il periodo di studio associato in primo luogo ai cambiamenti nelle caratteristiche materne.
Il rischio di emorragia uterina atonica è aumentato rapidamente con l'aumento dell’indice BMI.
C'è stato un duplice aumento del rischio nella classe di obesità III ( 1.8% ).
Nessuna associazione è stata trovata tra emorragia post-parto con ritenzione della placenta e obesità materna.
Si è verificato un aumento del rischio di emorragia post-partum per le donne con un indice BMI di 40 o superiore ( 5.2% ) dopo parto normale ( odds ratio, OR=1.23 ) rispetto alle donne di peso normale ( 4.4%) e ancor più marcato ( 13.6% ) dopo parto strumentale ( OR=1.69 ), rispetto a donne con peso normale ( 8.8% ).
L'obesità materna è un fattore di rischio per l'uso di farmaci simili all’Eparina ( OR=2.86 ).
In conclusione, l'aumento del rischio di emorragia post-partum atonica nel gruppo di donne obese ha importanti implicazioni cliniche, come ad esempio considerare la somministrazione di farmaci uterotonici per la profilassi post-partum per questo gruppo. ( Xagena2011 )
Blomberg M; Obstet Gynecol 2011; 118: 561-568
Gyne2011 Endo2011
Indietro
Altri articoli
Rischio a lungo termine di epilessia nei sopravvissuti ad emorragia subaracnoidea con storia familiare positiva
L'emorragia subaracnoidea aneurismatica ( aSAH ) è una forma devastante di ictus che colpisce la popolazione in età lavorativa, dove...
Farmaci antipiastrinici e rischio di emorragia intracranica nei pazienti con tumori cerebrali metastatici
Sebbene l'emorragia intracranica ( ICH ) sia frequente nel contesto delle metastasi cerebrali, ci sono dati limitati sull'influenza degli agenti...
Associazione tra uso di statine a lungo termine e rischio di emorragia intracerebrale
Una relazione causale tra l'uso di statine a lungo termine e il rischio di emorragia intracerebrale ( ICH ) rimane...
Uso di beta-bloccanti o statine e rischio di emorragia da malformazioni cavernose cerebrali
Lo scopo dello studio è stato quello di determinare l'associazione tra l'uso di beta-bloccanti o statine e il rischio futuro...
L'insonnia appare correlata a un più elevato rischio di aneurisma intracranico e di emorragia subaracnoidea aneurismatica
Sta emergendo una nuova associazione tra l'insonnia e l'aneurisma intracranico e l'emorragia subaracnoidea aneurismatica ( aSAH ). Una ricerca ha valutato...
Rischio di ictus ricorrente e di tutti gli eventi vascolari gravi dopo emorragia intracerebrale spontanea
I pazienti con ictus dovuto a emorragia intracerebrale ( ICH ) spontanea ( non-traumatica ) sono a rischio di emorragia...
Terapia antitrombotica a lungo termine e rischio di emorragia intracranica da malformazioni cavernose cerebrali
La terapia antitrombotica ( anticoagulante o antipiastrinica ) viene omessa in alcuni pazienti con malformazioni cavernose cerebrali, a causa dell'incertezza...
Nello studio ASPREE l'Aspirina non ha migliorato gli esiti cardiovascolari ma ha aumentato il rischio di emorragia negli anziani
Dallo studio ASPREE è emerso che, tra gli anziani, l'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) a basso dosaggio non riduce...
Microemorragie cerebrali e rischio di emorragia intracranica nei pazienti anticoagulati per fibrillazione atriale dopo ictus ischemico acuto o attacco ischemico transitorio: studio CROMIS-2
Le microemorragie cerebrali sono un potenziale biomarcatore per il neuroimaging delle malattie cerebrali dei piccoli vasi soggette a sanguinamento intracranico. Uno...
Microemorragie cerebrali come biomarcatore per il rischio di emorragia nella fibrillazione atriale anticoagulata
La presenza di microemorragie cerebrali può predire il rischio di emorragia intracranica sintomatica in pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a terapia anticoagulante...